Abbazia di Pomposa
L’Abbazia di Pomposa, importante edifico romanico, comprende la Basilica con l’Atrio, il Campanile Romanico (alto ben 48 metri), la Sala del Capitolo, la Sala a Stilate, il Refettorio, il Dormitorio ed il Palazzo della Ragione.
Già importante centro di spiritualità durante il Medioevo, nel VII sec. vide l’insediamento di un gruppo di monaci benedettini da Ravenna, che qui trovarono luogo ideale per la meditazione.
Tra il X ed il XIV sec. Pomposa ebbe il maggiore periodo di splendore e venne visitata tra l'altro da personaggi del calibro di San Pier Damiani, Guido d’Arezzo e Dante Alighieri.
Famosa la grande Biblioteca, contenente importanti testi di cultura e religione, che andò purtroppo dispersa nel corso del tempo.
In seguito ad eventi climatici che resero tutta l’area malsana e focolaio di malaria, l’interesse culturale ed economico scemò e portò i monaci ad andarsene.
Dalla fine dell’800 si iniziò il recupero dell’Abbazia, con l’istituzione tra l’altro del Museo Pomposiano, che ospita opere d’arte, sculture e dipinti legati alla storia del Monastero.